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Mutui in calo nel secondo trimestre, con un -33%

Mutui in calo nel secondo trimestre, con un -33%, preferito ancora il tasso fisso, mentre si registra un -33% per le compravendite.

 
Secondo i dati Crif-MutuiSupermarket si registra, nel secondo trimestre dell’anno,  una contrazione del numero di compravendite immobiliari del -16%.

Altro dato rilevante è una minor richiesta di mutui per l’acquisto della propria casa da parte di privati e  famiglie, con un -20%, mentre il dato delle erogazioni di nuovi mutui registra un -33% nel secondo trimestre e -29,9% nel primo semestre.
 
Per quanto riguarda gli indici di riferimento dei mutui, dallo studio emerge una incremento degli indici IRS (tasso fisso) che si affianca a quello già noto degli indici Euribor (tasso variable).

Cala cosi l’interesse per le richieste di surroga.

Secondo la Bussola Crif l’indice Euribor 3 Mesi passa da un valore medio di 3,54% ad un 3.88% medio nel mese di settembre, incidendo cosi sulle rate dei mutui a tasso variabile.

Mentre l’indice IRS a 20 anni, nello stesso periodo passa da un valore medio del 2,90% a uno del 3,19%, per arrivare ad un valore medio nel mese di ottobre superiore al 3,4%, effetti della politica della BCE, mirata al contrasto dell’inflazione.

Sempre secondo i dati Crif-MutuiSupermarket privati e famiglie continuano a preferire mutui a tasso fisso, con una fetta di mercato pari al 96% del volume totale, tendenza che trova spiegazione nei tassi, al momento il tasso fisso continua ad avere indici inferiori rispetto al tasso variabile.

Fonte dati Crif-MutuiSupermarket.
 
E.G.